Questo progetto è nato da un albero.
Perché a Benedetta sarebbe piaciuto mettere nella stanza della sua bambina una delle opere di Inke Heiland, in modo particolare Behangboom.
Da qui si è sviluppato tutto il pensiero che ha portato a vedere la cameretta suddivisa in due parti ben distinte, ognuna concepita come un luogo dove svolgere diverse funzioni.
Il luogo dove riposare e il luogo dove giocare e “lavorare”.