Questo Salone del Mobile è stato decisamente particolare. Tante le novità, le notizie inaspettate e anche insolite.
Certamente tra queste c’è l’annuncio dato da Grundig e l’intervista a Massimo Bottura, Chef di fama internazionale e fondatore di Food for Soul.
Grundig è un marchio rinomato nel settore dell’elettronica di consumo che ha allargato il proprio portfolio al mondo degli elettrodomestici. Grazie a costanti investimenti in tecnologia e innovazione, sta conseguendo una crescita importante a livello globale. Sostenibilità ed efficienza delle risorse sono le aree chiave su cui il brand si concentra. La sua gamma di elettrodomestici, fa dell’eco-sostenibilità un punto di forza e riflette i valori a cui si ispira il marchio: alta qualità, facilità d’uso e design esclusivo.
Massimo Bottura ha consolidato la sua figura culinaria come una delle più creative al mondo, e ha contribuito così ad aprire la strada per la nuova generazione di chef italiani. L’Osteria Francescana, il suo rinomato ristorante a tre stelle Michelin, è attualmente al secondo posto nella lista dei World’s 50 Best Restaurants. Accanto alla re-interpretazione iconoclastica della cucina italiana proposta all’Osteria Francescana, vi è il secondo ristorante di Bottura, Franceschetta58, un’osteria contemporanea che lavora con materia prima d’eccellenza in un’atmosfera conviviale. Recentemente, Massimo si è reso noto per aver rivolto la sua creatività a problematiche sociali su ampia scala, coinvolgendo il pubblico in progetti comunitari volti a riportare un senso di dignità in tavola. Durante ExpoMilano 2015, ha costruito il Refettorio Ambrosiano, una mensa per poveri in un teatro abbandonato, e ha portato 60 chef internazionali a cucinare gli avanzi dei padiglioni. Il suo impegno è stato ampiamente riconosciuto, e nel Gennaio del 2016 è stato premiato come Chef Europeo dell’Anno da Madrid Fusion.
All’inizio del 2016, Massimo ha fondato l’associazione no-profit Food for Soul per continuare a combattere lo spreco alimentare attraverso progetti comunitari in tutto il mondo.
Durante l’evento Respect Food di Grundig, a sostegno dell’associazione non-profit Food for Soul, Grundig ha annunciato l’accordo di Brand Ambassadorship con Massimo Bottura. Impegnata nella lotta contro lo spreco alimentare e l’isolamento sociale, Food for Soul mira a rafforzare le comunità di tutto il mondo attraverso la creazione di Refettori e progetti comunitari. Nel nuovo ruolo di ambasciatore ufficiale del marchio Grundig, Bottura lavorerà a stretto contatto con l’azienda. Questa partnership ha lo scopo di sviluppare nuovi prodotti per ogni ambito domestico, dagli elettrodomestici all’elettronica di consumo, favoriti anche dalla passione e dalla cultura di Bottura per la musica e l’arte. I nuovi prodotti saranno lanciati durante il corso dell’anno e si distingueranno per alta qualità, innovazione tecnologica e design raffinato.
Grundig è stata una delle prime aziende a supportare Food for Soul sin dalla sua nascita.
“Tutti dovrebbero rispettare le risorse alimentari disponibili per poter gustare il cibo responsabilmente: questo è il motivo per cui Grundig si impegna a progettare prodotti con tecnologie innovative, in grado di estendere la durata di conservazione del cibo garantendo allo stesso tempo un minore spreco di risorse“.
Questa introduzione è stata doverosa per farvi meglio conoscere chi è il marchio, chi lo chef e cos’è l’associazione. Da qui le mie domande a Massimo Bottura.
Sprecare cibo è sprecare vita. Da dove inizia l’educazione alimentare?
M.B. “Inizia da bambini. Per me è iniziata da sotto al tavolo, quando mia nonna tirava la pasta e la farina cadeva sotto. Il tortellino crudo che rubavi da sotto al tavolo resterà sempre il piatto della tua memoria. Quando tu nasci all’interno di una cucina, la cucina rimarrà sempre nel tuo dna. Io nei miei muscoli ho il Parmigiano Reggiano e nelle mie vene scorre l’aceto balsamico”.
I refettori non sono progetti di beneficienza, ma culturali. Cosa insegna Foof for Soul?
M.B. “Insegna a non sprecare, a trasferire la conoscenza dei cuochi, che hanno una grande visione e creatività, ai volontari. Che a loro volta comunicano al mondo che la lotta allo spreco è una questione mentale, qualcosa di culturale. In questo modo rendi visibile l’invisibile. La beneficienza è un’altra cosa. La fai in silenzio, in privato. La beneficienza qui invece la fanno i volontari che sono dentro i refettori e sono i veri eroi di questo progetto”.
Affrontiamo il problema dell’isolamento sociale. Il refettorio di Parigi, situato nella cripta della chiesa della Madeleine, un simbolo storico nel cuore della città, “offre un pasto caldo e un sorriso, li tratterà con progetti infusi di design e bellezza”. Ci spieghi meglio.
M.B. “Gli architetti hanno fatto un lavoro straordinario, hanno portato la luce all’interno di queste cripte. Il lugo è diventato un posto magico”.
Quello che lei fa a livello sociale è straordinario. Cosa deve fare il design per essere da supporto a questo cambiamento?
M.B. “Il design lo sta già facendo. I fratelli Campana, Fabio Novembre, Piero Lissoni, tutti sono parte di questo progetto. Quindi il design, l’arte e l’architettura stanno già partecipando al cambiamento. Come diceva Camus (Albert Camus) “la bellezza non fa la rivoluzione, ma la rivoluzione un giorno avrà bisogno della bellezza“.
Lei è un amante dell’arte e del design. Qual è il suo oggetto di design preferito?
M.B. “I tavoli che hanno realizzato gli architetti per il refettorio di Milano, sono già un oggetto straordinario. Ma anche la nuova cucina di Grundig, con la possibilità di collegare sul piano di cottura la radio per me è un’idea grandiosa. Io così unisco due mie grandi passioni nello stesso momento”.
I tavoli realizzati per il refettorioAmbriosiano sono stati prodotti in serie limitata dall’azienda Riva1920 ed hanno contribuito al progetto Mario Bellini, Pierluigi Cerri con Philippe Casens, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Michele De Lucchi, Terry Dwan, Giulio Iacchetti, Piero Lissoni, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Franco e Matteo Origoni, Italo Rota, Patricia Urquiola.
Per Massimo Bottura la cucina oggi deve essere etica ed estetica. La tecnologia ha un ruolo importantissimo in questo cambiamento, grazie a lei si può andare avanti contro la lotta allo spreco, cercando nuove strade. Come ad esempio la app che ti informa quale cibo c’è da consumare per prima nel tuo frigorifero e ti suggerisce la ricetta.
Ha ragione Bottura quando dice che è una questione culturale. A casa nel nostro piccolo cerchiamo di attuare questi accorgimenti e di insegnare alle nostre figlie a non sprecare e a dare valore a quello che mangiamo.