Da poco c’è stato il Battesimo di Sara, la mia seconda bambina, ma la data io e mio marito l’abbiamo scelta un po’ all’ultimo minuto. Così mi sono ritrovata ad organizzare le cose in modo alquanto veloce e soprattutto con il lavoro che incombeva. Quest’ultimo è anche uno dei motivi per cui sto trascurando il blog e l’uscita del secondo video…
Per Sara però volevo fare qualcosa con le mie mani, cosa che faccio appena trovo il tempo, ma che non ho mai pubblicato in realtà. Così ho pensato di realizzare le bomboniere. A dire il vero non amo le bomboniere, perchè trovo l’oggetto che è all’interno spesso inutile. Per il matrimonio avevamo fatto la donazione alla fondazione ABIO. Per il battesimo di Viola ho preso dei segnalibri con il tema del fiore all’Altromercato. E adesso per Sara volevo fare qualcosa io.
Tutto è nato per caso. Sono entrata in un negozio e mi sono innamorata di questi bottoni. Li ho trovati deliziosi ed ho pensato che potevano essere utilizzati sui capi dei bambini. Abbiamo tantissimi amici con figli quindi le mamme avrebbero saputo farne buon uso.
E adesso? Giro lo sguardo e trovo delle scatole in plexiglass. In poco tempo si forma in mente l’oggetto finale. Prima di tutto no ai classici bigliettini e al solito nastro per chiudere la confezione.
Quindi mi dirigo in un altro posto e compro gli ormai famosi Washi tape, shotch di carta dalle mille fantasie e con cui ci puoi fare veramente di tutto! Qui mi faccio anche ritagliare dei tag con un cartoncino di mia scelta, semplice perchè sarebbero stati trasformati anche loro.
Aggiungi del tulle, un nastrino per legare i bottoni, i confetti of course ed il gioco è fatto. Semplice e veloce!
Ma non è finita qui. Viola appena ha visto i washi tape e quello che stavo facendo voleva dare il suo contributo. Ma i washi tape non sarebbero bastati. Quindi le ho promesso che avremmo scelto insieme altri colori e che li avrebbe utilizzati per le sue creazioni. Così sono arrivati in casa anche questi.
Alla fine ho comprato altri bottoni con nuove fantasie e abbiamo iniziato a fare gli abbinamenti, spinti più dal gioco che dalle colorazioni. Così Viola era felice, soprattutto perchè aveva fatto qualcosa per la sua sorellina.